Copiatrice
La copiatrice o meglio la fotocopiatrice è la macchina che viene utilizzata per produrre copie di documenti cartacei per mezzo di tecniche ottiche e fotografiche, le copie così ottenute vengono denominate fotocopie.
Le tecniche di fotocopiare vennero introdotte negli anni '70 e in pochi decenni si passò all'uso di modelli avanzati sostituendo le tecniche utilizzate in quei tempi, come la carta carbone o il ciclostile.
Prima della nascita delle fotocopiatrici, le tecniche di riproduzione di documenti erano molto lente e spesso vedevano impiegati l'uso di componenti chimici, a base acquosa che richiedevano un certo tempo per asciugare.
Successivamente con l'introduzione della xerografia i tempi di copia si accorciarono notevolmente con costi accessibili a tutti.
Descriviamo ora le diverse componenti che caratterizzano una copiatrice: il caricamento, dove sopra ad un tamburo viene posizionata una carica elettrostatica lungo un filo ad alto voltaggio, il tamburo è rivestito di materiale fotoconduttivo che diventa conduttore quando si trova alla luce.
L'esposizione, dove una lampada luminosa dà luce al documento stampato e le parti bianche del foglio trasmettono la luce sulla superficie del tamburo fotoconduttivo.
Le aree esposte diventano conduttive e scaricano verso massa, mentre l'area che rimane in ombra non viene caricata e rimane negativa.
Lo sviluppo, dove il toner che contiene l'inchiostro viene caricato positivamente e una volta inserito viene "attirato" al tamburo e si attacca alle aree che non sono caricate .
La fusione, dove il toner viene fissato alla carta tramite rulli: quello in alto rivestito di plastica antiaderente e riscaldato da una lampada, mentre quello sotto, rivestito di gomma siliconica. Di seguito i rulli applicano una certa pressione per permettere l'esecuzione della copia.
E infine la pulizia, dove il tamburo viene pulito da una lama di gomma raschiante e scaricato dalla luce attinica prima che abbia inizio una nuova copia.